Intervento del gruppo consiliare di opposizione sul Bilancio di Previsione 2025-2027 del Comune di Vicchio
Signor Sindaco, signori Consiglieri,
oggi siamo chiamati ad approvare un bilancio di previsione 2025-2027 che, come gruppo di opposizione, riteniamo debole, poco coraggioso e fortemente penalizzante per cittadini, lavoratori e associazioni del nostro territorio. Un bilancio che nasce con l’impronta evidente della nuova amministrazione, in carica da ormai nove mesi, e che riflette scelte politiche ben precise. Le scelte presentate a marzo 2025 potevano e dovevano essere già messe in atto nel corso del 2024. Ricordiamo infatti che la nuova amministrazione è in carica da giugno 2024: ha già avuto sette mesi pieni per intervenire. Non è quindi più tempo di alibi né di stupore. Il bilancio di previsione 2024, sebbene approvato a inizio anno dalla precedente amministrazione, è stato interamente nelle mani della nuova maggioranza per tutto il resto dell'anno. Le variazioni di bilancio esistono proprio per essere utilizzate: chi si candida ad amministrare deve sapere cosa fa e dove mettere le mani. La vostra ragioniera ha 30 anni di esperienza in Comune: non può valere la scusa del "dovevamo capire come funzionava".
Il rendiconto 2023 è stato approvato ad aprile 2024 dalla nostra amministrazione e riapprovato dalla vostra a ottobre 2024 per inesattezze contabili: un passaggio che dimostra la volontà di sistemare le cifre, ma non certo di negare la validità del nostro operato. Il Sindaco Tagliaferri ha dichiarato in Commissione Bilancio che nella prima versione del bilancio 2025 mancavano circa un milione di euro per far tornare i conti: le spese previste superavano le entrate. Tuttavia, lo stesso Sindaco ha spiegato che di questa cifra, solo 370.000 euro sarebbero spese "reali" da affrontare, mentre i restanti 630.000 euro riguarderebbero spese che, a suo giudizio, si potevano semplicemente tagliare. Dunque, la manovra effettiva si concentra su 370.000 euro, non su un milione, eppure viene raccontata con toni drammatici, generando un clima di confusione e paura tra i cittadini. Un modo di comunicare che amplifica le difficoltà e alimenta l’ansia, invece di offrire trasparenza e rassicurazione. Questa ricostruzione solleva alcune considerazioni importanti. Paragonare un bilancio di previsione del 2025 con quello del 2024 è metodologicamente scorretto. Il bilancio di previsione, come dice il nome stesso, è una stima iniziale che può essere modificata nel corso dell’anno, tramite variazioni di bilancio che l’amministrazione può approvare. Il confronto diretto tra due anni di previsione, senza considerare le variazioni intervenute nel tempo, rischia di fornire un quadro falsato e semplicistico. Non accettiamo quindi di considerare il bilancio 2024 come un termine di paragone valido per giudicare l’equilibrio o lo squilibrio del bilancio 2025.
Inoltre, rileviamo con preoccupazione il modo con cui il Sindaco comunica all’esterno: attraverso un linguaggio allarmistico, trasmette un clima di panico e paura ai cittadini, presentandosi come unico portatore della verità, come se disponesse di dati assoluti e indiscutibili. Ma se quei dati fossero così gravi e incontestabili come racconta, verrebbe da chiedersi: davvero i funzionari comunali, con anni di esperienza e responsabilità,
avrebbero potuto “non vedere” o peggio ancora “nascondere”? Ci sembra un modo per deresponsabilizzarsi, addossando alla precedente amministrazione, di cui anche l’attuale Sindaco faceva parte, o alla struttura comunale, colpe che non esistono. Riprendendo il tema dei 370 mila euro citati poco fa, vogliamo portare un esempio concreto. Il Sindaco imputa alla precedente amministrazione, dunque a noi, di non aver coperto una parte delle spese obbligatorie nei confronti della Società della Salute. Secondo la sua ricostruzione, ha recuperato quelle risorse tagliando sul servizio mensa scolastica, sostenendo che i costi stimati erano eccessivi. Premesso che, se davvero ci fosse stato un errore nella stima, questo andrebbe attribuito al funzionario responsabile e non certo alla parte politica, la vicenda dimostra che le risorse erano già presenti all’interno del bilancio e, ancor più precisamente, nello stesso PEG. Sarebbe bastata una variazione, strumento ordinario e disponibile per ogni amministrazione, per allocare correttamente quelle somme. Ma questo lo può fare chi ha le competenze per governare un bilancio pubblico. Troppo facile, invece, alzare bandiera bianca e mandare tutto in fumo.
Altri tagli previsti:
20 mila euro per liti e arbitrati: sono previsioni, non spese certe, si possono spostare;
15 mila euro per compartecipazioni a progetti: se non si usano, restano disponibili;
Tagli ben più gravi sono quelli alla scuola, ai contributi alle associazioni, e ai 275 mila euro di "varie";
Non è un risparmio, ma una grave scelta politica, il mancato reintegro del personale per 398 mila euro: chi coprirà i servizi? I lavoratori già presenti? E di questo informeremo quando prima le associazioni sindacali.
Inoltre, mancano due figure chiave: il ragioniere e il segretario comunale. Questa mancanza ci porta a una riflessione, anche amara se vogliamo: come può un Sindaco, che dovrebbe occuparsi di politica e che oltretutto non è titolato in materia di bilanci, prendere decisioni tanto drastiche senza neppure essere affiancato da figure fondamentali come il ragioniere e il segretario comunale? Un uomo solo al comando non ha mai funzionato, e la storia ce lo insegna.Riscontriamo tagli anche al trasporto scolastico: o il funzionario ha inserito una voce iniziale errata, oppure i bambini non prendono più il pulmino.
Quanto ai contributi alle associazioni: senza il supporto del Comune, su cosa dovrebbero reggersi? State forse dando per scontato il valore sociale che essere ricoprono?
Sull'entrate il lavoro ci appare debole e contraddittorio:
Non c'è un piano di sviluppo residenziale o produttivo;
Tutti gli incassi derivanti dalla Legge 10 sono stati imputati a spesa corrente, e non a investimenti come sarebbe auspicabile per guardare allo sviluppo e alla salvaguardia del territorio. Nessuna scelta riflette ciò che il mondo intorno a noi ci sta chiedendo. Ci siamo già dimenticati il 25 gennaio, o meglio il 14 e 15 marzo?
IMU: prevista in aumento per circa 400 mila euro, in maniera chirurgica e con un intento ben preciso. Però ricordiamo che il Sindaco aveva duramente criticato la nostra amministrazione per l’utilizzo del recupero dell’evasione tributaria come leva di bilancio, e oggi non solo la conferma, ma la potenzia: passando da 300 mila euro a 400 mila per l’IMU, stessa cosa per la TARI.
Discorso interessante anche quello inerente la cessione di due immobili: criticata aspramente durante la campagna elettorale, oggi viene mantenuta nel bilancio di previsione della giunta Tagliaferri come voce fondamentale di entrata. Ci riferiamo alle alienazioni previste per 270 mila euro, tra cui la vendita del circolo di Caselle. Ci siamo già dimenticati delle foto ironiche con le nostre facce, delle accuse di mancata sensibilità verso la storia che quel luogo rappresenta? E dell’indignazione dell’allora opposizione? La stessa che oggi alzerà la mano favorevole a questa vendita, nascondendosi dietro il dispiacere che vorrà raccontare. Pensavate forse che alla nostra amministrazione facesse piacere vendere quel bene? Le azioni non cambiano in base a chi le compie: restano le stesse e ci determinano. Scriveva Officina19 “L'amministrazione Carlà Campa quindi non solo è ferma coi pagamenti all'Unione dei Comuni ma ha deciso di rimediare ai propri errori mettendo sul tavolo alcuni tra i beni più cari ai vicchiesi, sia per utilità che per attaccamento affettivo. Quale sarà il passo successivo, tagliare servizi essenziali e aumentare le imposte?” Svendere il matrimonio comunale, tagliare servizi essenziali, aumentare le imposte, aaaa adesso capiamo, vi eravate sbagliati, volevate scrivere l’Amministrazione Tagliaferri. Si perché è proprio quello che state facendo. Del resto, cosa aspettarci da chi per cinque anni ha condiviso ogni scelta sedendo qua accanto a me in Consiglio comunale.
Andiamo avanti: è sufficiente l'accantonamento previsto per il rinnovo contrattuale del personale? Lo ritenete realistico? Quanto ai risparmi sull'indennità di carica degli amministratori (50 mila euro), vi invitiamo a sommare anche i rimborsi ai datori di lavoro per vedere il saldo effettivo, alla fine dell’anno, ad oggi può essere solo una stima la vostra. È sorprendente anche l'accantonamento di 13 mila euro per l'indennità di fine mandato del Sindaco: viene accantonata tutta nel 2025, anziché essere spalmata su 5 anni. Il criterio qual è? Quelli potevano essere 13 mila euro destinati alle associazioni, intanto.Per la Polizia Municipale chiediamo: è stata rispettata la corretta ripartizione tra Vicchio e Dicomano? Altrimenti torniamo al nodo centrale della questione: perché i cittadini dovrebbero pagare per spese sostenute da un altro Comune? Se il Comune arriverà alla procedura di riequilibrio, sarà esclusivamente responsabilità di questa amministrazione. Il disavanzo 2024 è vostro, così come vostre sono le scelte di aumentare l'IMU, alienare beni, e tagliare sul personale. Queste decisioni porteranno la sua firma, Sindaco.
Non possiamo non menzionare anche la recente "giornalata" lanciata dal Sindaco sul presunto nuovo debito da un milione di euro che, secondo lui, sarebbe stato segnalato dalla Corte dei Conti per le annualità 2020-2021. Una comunicazione che ha generato ulteriore ansia e paura tra i cittadini. Ma chi ha la competenza e la serenità per leggere correttamente gli atti della Corte sa che quella cifra non rappresenta un nuovo debito, né un provvedimento definitivo. Tant’è che per la lettura e le controdeduzioni necessarie vi siete avvalsi – e giustamente – della professionalità e dell’esperienza della precedente ragioniera, non più dipendente comunale e responsabile durante il nostro mandato, a conferma della sua affidabilità e del fatto che la questione è tutt’altro che una condanna. Ma come si può chiedere l’aiuto della professionista contro la quale per un intero anno si sono scagliate sentenze così pesanti? Contro colei che ha redatto il bilancio tanto criticato e che, secondo voi, avrebbe portato alla rovina il nostro Comune? Ora vi risulta essere l’unica ancora di salvezza. È piuttosto singolare, e rispecchia bene lo stato in cui vi trovate.
Noi ci siamo fermati al 2023: avevamo previsto coperture chiare attraverso la vendita di immobili del patrimonio comunale, varianti urbanistiche per la crescita del tessuto produttivo e residenziale. Se ora si blocca tutto, è solo per scelte politiche diverse. Ma i gusti personali non possono diventare una zavorra per la comunità. Amministrare non è improvvisare. Governare richiede visione e coerenza non proclami e slogan. Essere alla guida di un Comune significa prendersi responsabilità concrete, prendere decisioni informate e avere il coraggio di affrontare i problemi, non di raccontarli in modo drammatico. Chi governa ha il dovere di essere lucido, competente e onesto con i cittadini, non di creare allarmismo per giustificare scelte discutibili o mancanze di progettualità.
Noi continueremo a svolgere il nostro ruolo con determinazione e serietà, nell'interesse
esclusivo della comunità di Vicchio, delle persone, delle associazioni, dei lavoratori e
del futuro del nostro territorio.
I consiglieri del Gruppo Consiliare Vicchio Vive
Filippo Carlà Campa, Laura Bacciotti
Sandra Pieri, Rebecca Bonanni
Consiglio Comunale di Vicchio: Bilancio Rinviato ed IMU più cara, scelta ingiusta che pesa su cittadini e imprese.
Il Consiglio Comunale di Vicchio, riunitosi ieri, 27 febbraio 2025, avrebbe dovuto discutere e approvare il bilancio di previsione nei termini già prorogati fino a fine Febbraio. Tuttavia, contrariamente a quanto inizialmente comunicato ai consiglieri, il bilancio non è stato presentato, con una retromarcia annunciata solo durante la conferenza dei capigruppo a pochi giorni di distanza dalla seduta.
🔴 Bilancio ancora rinviato, confronto politico compromesso
L'assenza del bilancio, che secondo dichiarazioni del Sindaco sarà approvato nella prima giunta utile, ha impedito non solo il confronto, ma ha anche bloccato la discussione di importanti atti politici, negando ai consiglieri la possibilità di esercitare pienamente il loro ruolo di rappresentanza. Si sottolinea che, essendo stato annunciato come Consiglio dedicato esclusivamente al Bilancio, non era prevista la possibilità di presentare ulteriori atti politici. Quando è stato comunicato il rinvio del bilancio di previsione, in seduta dei capigruppo, era ormai trascorso il tempo necessario per elaborare proposte da discutere in consiglio.
🔴 Protesta dell'opposizione per una gestione unilaterale della comunicazione
In apertura di seduta, il Sindaco ha relazionato sull’assemblea pubblica del 22 febbraio, dedicata alla situazione finanziaria del comune. Un’assemblea che, però, ha lasciato zero spazio al contraddittorio. Per questo, come consiglieri di Vicchio, abbiamo abbandonato temporaneamente l’aula in segno di protesta: la democrazia non è una comunicazione a senso unico, e impedire un vero confronto con l’opposizione è un atto inaccettabile. Ricordiamo inoltre che avvalersi dello strumento delle comunicazioni è strategico quanto scorretto dal momento in cui nom vi è la possibilità di poter rispondere o controbattere alle dichiarazioni a nessuno dei consiglieri.
🔴 Aumento IMU: una scelta politica che pesa su cittadini e imprese
Tra i punti all’ordine del giorno vi era l’aumento delle aliquote IMU per il 2025. Abbiamo espresso con forza la nostra contrarietà, sottolineando che non si tratta di una misura imposta da vincoli esterni né di un’eredità del passato, ma di una precisa scelta politica dell’attuale giunta.
📢 Da oggi, con questo aumento delle tasse, prende forma il vero governo Tagliaferri: un governo che non tutela cittadini e imprese, ma li penalizza con decisioni che ne aggravano le difficoltà. A pagare il prezzo saranno famiglie, commercianti e imprenditori, già alle prese con costi sempre più elevati
#Vicchio #VicchioVive
Oggi pomeriggio, al teatro Giotto, si terrà una riunione pubblica nella quale l'amministrazione comunale intende spiegare ai cittadini lo stato delle finanze del nostro comune.
La nostra associazione non parteciperà perché giudichiamo questa modalità di comunicazione, senza possibilità di interlocuzione, assolutamente autoritaria.
Riteniamo sempre utile il confronto con i cittadini, naturalmente a condizione che sia raccontata la verità. Ma la verità, qualunque cosa possa essere detta in quella riunione, non potrà mai prescindere dai fatti e ad oggi i fatti dicono che i conti del nostro comune sono assolutamente in regola.
Il bilancio di un ente pubblico, secondo le varie leggi in materia, tra le quali il TUEL, viene predisposto e gestito dall'ufficio ragioneria, viene sottoposto al controllo di un revisore dei conti indipendente e viene valutato dalla corte dei conti, che in caso di irregolarità emette dei provvedimenti sanzionatori, come è successo ad esempio all'amministrazione Izzo alla quale fu contestato un disavanzo di oltre un milione di euro.
Ad oggi nei confronti dell'amministrazione Carlà non c'è stato alcun provvedimento di questo tipo, e questi sono gli unici fatti che contano. Tutto il resto sono chiacchiere che il vento si porta via.
Ribadiamo, comunque, che su questo argomento noi siamo pronti a qualunque confronto, in primis, naturalmente, nella sede naturale del consiglio comunale ma anche in ogni altro momento pubblico ove si voglia discuterne, democraticamente, in un dibattito.
Aggiungiamo che se l'attuale amministrazione ha anche solo il sospetto di qualche illecito compiuto dall'amministrazione precedente ha il DOVERE di denunciarlo agli organi preposti, prima ancora di fare un'assemblea con i cittadini. Non ci risulta che questo sia stato fatto.
Altra cosa invece, assolutamente legittima, è il criticare le spese fatte negli anni precedenti; spese che sono frutto di scelte politiche.
Scelte che, nonostante per oltre metà mandato amministrativo siano state condizionate dagli anni difficili del COVID, hanno visto avviare moltissimi progetti di sviluppo per il nostro paese.
Certo che giudicheremmo singolare se queste critiche venissero dagli attuali sindaco e vicesindaco che quelle scelte hanno sostenuto nei loro precedenti ruoli di consiglieri comunali di maggioranza, uno addirittura in quello di capogruppo.
Ricordiamo comunque che siamo sempre a disposizione, nella nostra sede, in via Cellini, per dare ai cittadini tutte le informazioni che vorranno e per chiarire ogni dubbio sulla reale situazione economico-finanziaria del nostro comune.
Per parte nostra noi possiamo tranquillamente affermare, fin d'ora, che se avessimo vinto le elezioni saremmo tranquillamente stati in grado di gestire il bilancio e mandare avanti il nostro paese, se l'attuale maggioranza non è il grado di farlo può tranquillamente fare un passo indietro e rimettere nuovamente la parola ai cittadini.
L'associazione Vicchio Vive
SCARICA QUI IL COMUNICATO INTEGRALE
Signor Sindaco, signori Assessori, colleghi Consiglieri,
cittadine e cittadini di Vicchio,
oggi non siamo chiamati a votare un semplice atto tecnico, ma una scelta che segnerà il futuro di Vicchio per i prossimi dieci anni. Parliamo della proposta di accesso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ex art. 243-bis del TUEL: una misura straordinaria, da codice rosso, che comporterà pesanti ripercussioni sulla vita del nostro Comune e di tutti i suoi cittadini.
Ebbene, questa amministrazione propone di avviare questa procedura per un disavanzo complessivo di 2.456.000 euro, da spalmare su dieci anni. Poco più di 200 mila euro l’anno. Una cifra significativa si, ma non tale da giustificare la scelta più estrema prevista dal TUEL.
E sia chiaro subito un dato tecnico fondamentale:dei 2.456.000 euro complessivi, 1.279.918,68 euro ovvero il 52% riguardano il disavanzo dell’esercizio 2024, generato sotto la gestione dell'attuale amministrazione. Queste cifre non possono essere attribuite ad altri. Né può sfuggire il fatto che 705.466,59 euro derivano dal riaccertamento straordinario dei residui, per i quali avete deciso di ripianare il disavanzo in soli dieci anni anziché in trenta, aumentando l’onere annuale sul bilancio.
Non possiamo ignorare, inoltre, quanto emerge dalla recente delibera della Corte dei conti sui rendiconti 2020-2023. La Corte ha rilevato, sotto la vostra amministrazione, quanto segue, citando:
Le informazioni istruttorie fornite alla Corte nel 2024-2025 sono risultate incomplete, ostacolando la possibilità di ricostruire la reale situazione finanziaria;
L’istruttoria è stata ostacolata dall'assenza di dati certi, non consentendo di valutare compiutamente la situazione finanziaria dell’ente;
Mancano dati consolidati sui rapporti economici con l’Unione Montana, lasciando in sospeso partite potenzialmente rilevanti;
La Corte ha contestato carenze nei dati sui vincoli di bilancio, non accogliendo le giustificazioni fornite dall’ente;
La corte conferma gli avanzi di amministrazione, corregge solo le parti accantonate, vincolate e destinate;
I 95 mila euro di oneri di urbanizzazione non esistono;
Si cita una massa passiva quantificata in circa 4 milioni di euro proposta da questa giunta, basata su stime e ipotesi e non su accertamenti definitivi;
Si parla di "debiti fuori bilancio che si aggirano intorno al milione di euro" e di "disallineamenti che emergerebbero" dall’analisi dell’Unione Montana, tutte affermazioni ipotetiche non supportate da atti certi né da relazioni tecniche puntuali e frutto di rapporti poco chiari, a differenza della posizione presa dalla nostra amministrazione, tra la giunta Tagliaferri ed il comune di Dicomano.
Insomma, un puzzle costruito su scelte discutibili, rinvii e incertezze. Non un disastro inevitabile, ma una gestione che, dopo un anno di amministrazione, mostra tutta la sua debolezza nell’affrontare criticità che potevano essere gestite diversamente, anche tenendo conto dell’eredità amministrativa lasciata fino a maggio 2024. Una scelta affrettata, oggi coperta da uno strumento emergenziale che poteva e doveva essere evitato con una gestione competente e attenta fin dall’insediamento.
Sappiamo già quale sarà la narrazione da domani, no scusate, da un anno a questa parte: che questa è la scelta più responsabile da fare di fronte al “disastro” lasciato dalla precedente amministrazione”, ma badate bene, a far così non state colpevolizzando solo l’amministrazione Carlà, come avreste voluto fare, ma anche tutte le precedenti, almeno quelle degli ultimi 30 anni.
Bene, lo diciamo subito e con chiarezza: questa narrazione è falsa e strumentale.
Il disavanzo di cui parliamo è in parte fisiologico, in parte frutto di scelte recenti fatte dalla vostra amministrazione. Le quote rinviate del 2023 e il nuovo disavanzo del 2024 sono maturate sotto il vostro mandato. E, cosa ancora più rilevante, lo ripetiamo: Vicchio non è un Comune strutturalmente deficitario, come si legge nella stessa proposta di delibera, che certifica che l’ente non risulta deficitario ai sensi dell’art. 242 TUEL e che portate oggi in questo consiglio comunale. Nessun fallimento tecnico, nessun collasso irreversibile. Solo l’incapacità – politica – di affrontare la situazione con strumenti ordinari, come fatto da decine di Comuni in Italia in situazioni analoghe.
E tutto questo accade dopo un anno intero di vostra amministrazione. Un anno in cui, se fossero state presenti figure chiave per il funzionamento dell'ente – come un segretario comunale stabile o un responsabile del servizio finanziario con continuità – forse oggi non saremmo qui a discutere di predissesto. Un tempo più che sufficiente per valutare, intervenire, cambiare rotta. Ma nulla è stato fatto. E oggi volete far credere che non ci siano alternative?
Le alternative ci sono e c’erano e a differenza di ciò che ci venne risposto dall’allora opposizione “siete voi ad amministrare, trovatele voi le soluzioni” noi oggi vogliamo elencarvene alcune:
Un piano di riequilibrio ordinario;
Una spending review mirata;
Il miglioramento della riscossione;
Un piano triennale serio e condiviso;
La cessione di beni immobili non strategici per l’attività dell’ente, attualmente locati a terzi, che avrebbero potuto generare avanzo utile alla copertura del disavanzo.
Ma tutto questo richiede capacità amministrativa, visione, impegno. Invece, oggi scegliete la via più semplice per voi, e la più penalizzante per la cittadinanza.
E saranno proprio i cittadini a pagare il conto:
Ancora aumenti su IMU, TARI, tariffe scolastiche;
Altri tagli ai servizi sociali, scolastici, culturali;
Totale Blocco delle assunzioni e degli investimenti;
Controllo serrato della Corte dei Conti su ogni atto;
Un clima di incertezza che allontanerà sempre di più imprese, famiglie, risorse, perché Sindaco, se lei non si accorge del clima pessimo che si respira nel nostro paese, citando una sua recente dichiarazione, abbiamo un grande problema. E non parlo dei rapporti fra le parti di questo consiglio, parlo delle persone la fuori. Dovrebbe essere il suo primo impegno quello di farlo cessare, e questo strumento, vede, va in tutto altra direzione.
Siamo davanti ad una scelta miope, sproporzionata e profondamente ingiusta. È una decisione che, dopo aver tentato di costruire un racconto colpevolista nei confronti di chi ha amministrato prima, finisce con il sacrificare l’intera comunità vicchiese.
La campagna elettorale è finita da un anno. Ora è il tempo della responsabilità. E questa, lo ripetiamo, è una decisione profondamente irresponsabile.
Quel che è peggio è che a fronte di un Comune che si priverà di ogni margine di manovra per dieci anni, chi ha preso questa decisione rimarrà comunque al proprio posto, con la giunta in carica e gli emolumenti garantiti. Nessun commissariamento, nessuna responsabilità personale. A pagare saranno le famiglie, le imprese, i giovani, gli anziani.
Non ci stiamo.
Per questo, il nostro gruppo voterà con convinzione contro questa delibera. Perché Vicchio merita di meglio. Merita una gestione competente, coraggiosa, lungimirante. Non un predissesto causato da incompetenza e scaricato sulle spalle dei cittadini.
Chiediamo alla maggioranza un atto di responsabilità: fermatevi, spiegate pubblicamente perché non avete esplorato strade alternative. Se non ne siete stati capaci, abbiate almeno il coraggio di ammetterlo.
Vicchio ha bisogno di una guida capace, non di un vincolo decennale.
Noi saremo vigili, presenti, propositivi. Ma fermi nel difendere Vicchio da questa ingiustizia.
Vogliamo aggiungere un'altra verità: nelle delibere si legge che il disavanzo 2024 deriva dallo stralcio di residui attivi. Ma chiunque si fosse trovato in carica avrebbe dovuto affrontare questo evento e avrebbe potuto farlo scegliendo soluzioni diverse da quelle estreme oggi proposte, senza trascinare il Comune in una procedura così vincolante. E chissà se lo stralcio applicato abbia tutte le necessarie valutazioni giuridiche, non possiamo accontentarci della dicitura “stralciati per vetustità ultra quinquennale” ne tanto meno di quella “non si rivela alcun margine per incrementare il contrasto all’evasione nel breve periodo”, volgiamo una giustizia fiscale, non una dichiarazione di resa verso gli evasori.
Riportiamo anche testualmente alcuni passaggi della Delibera n. 104/2025/PRSP della Corte dei conti, che confermano quanto sopra:
Le informazioni aggiuntive fornite dall’ente, in sede istruttoria, sono risultate non del tutto complete rispetto alle richieste..."
"Quest’ultima fase è risultata, nel caso del comune di Vicchio, particolarmente difficoltosa e non ha consentito di acquisire tutti gli elementi necessari a valutare compiutamente la situazione finanziaria effettiva dell’ente."
"Da una prima analisi emergerebbe un disallineamento sfavorevole per il Comune di Vicchio di almeno un milione di euro."
Inoltre “L’individuazione di una massa passiva quantificata in circa euro 4.000.000,00 derivante da disavanzi già accertati... oltre a passività potenziali e debiti fuori bilancio in via di accertamento.” risulta solo nella proposta di questa giunta comunale, la corte dei conti non quantifica direttamente la massa passiva, evidenza incertezze e mancanza di dati.
Questi dati dimostrano che molte delle cifre inserite nella vostra proposta di delibera sono basate su stime e condizionali, non su dati consolidati. È gravissimo sostenere che il predissesto sia l’unica via, quando mancano ancora certezze sui numeri reali.
Vicchio non è in ginocchio. Non è un Comune senza futuro. Non è un ente destinato al predissesto.
È la vostra incapacità, non i numeri, ad averci portato qui.
Noi non permetteremo che, per coprire le vostre scelte e giustificare la vostra compagna elettorale, si ipotechi il domani di un’intera comunità.
Per questo il nostro voto sarà contrario. Perché Vicchio non merita dieci anni di buio. Merita una politica all’altezza della sua storia e della sua gente.
Vicchio non si arrende. E noi con Vicchio.
Permettetemi di ribadire infine che sono stata più volte tacciata dal Sindaco di preparare i miei interventi prima della seduta consiliare. Non solo confermo tale pratica, ma la rivendico con fermezza come un dovere imprescindibile nei confronti degli elettori che, concedendomi la loro fiducia, mi hanno offerto l'opportunità di essere qui oggi.
Io però a differenza di altri, ho la decenza di esporre pubblicamente le mie argomentazioni in questa sede appropriata, nel pieno rispetto della democrazia e del ruolo che ciascuno di noi riveste.
È con profondo rammarico e un senso di amara ironia che abbiamo appreso, già da diverse ore, tramite comunicati stampa, l'approvazione di atti cruciali e significativi all'ordine del giorno della seduta odierna, corredati persino da dichiarazioni che avrebbero dovuto essere pronunciate in aula. La loro divulgazione anticipata rispetto all'avvio della seduta rappresenta l'ennesima, inaccettabile mancanza di rispetto istituzionale. Pur essendo pienamente consapevoli delle dinamiche di voto e dei rapporti numerici tra maggioranza e minoranza, riteniamo che il rispetto dovuto alle forze di opposizione non debba mai venire meno. Agire diversamente compromette irrimediabilmente il ruolo e la serietà che questa assemblea dovrebbe incarnare per l'intera comunità.
I Consiglieri di Vicchio Vive
Rebecca Bonanni
Laura Bacciotti
Filippo Carlà Campa
Sandra Pieri
INTERROGAZIONE CON RISPOSTA ORALE AVENTE AD OGGETTO- Mancata apertura della Piscina Comunale e ritardi nei lavori di riqualificazione. Scarica qui il comunicato
INTERROGAZIONE CON RISPOSTA ORALE AVENTE AD OGGETTO- Mancato avvio dei lavori di riqualificazione del Lago di Montelleri e rischi connessi al finanziamento PNRR. Scarica qui il comunicato
INTERROGAZIONE CON RISPOSTA ORALE AVENTE AD OGGETTO- Mancato avvio e futuro del progetto per il campo da padel al polo sportivo di Vicchio. Scarica qui il comunicato
INTERROGAZIONE CON RISPOSTA ORALE AVENTE AD OGGETTO- Stato di avanzamento e intenzioni dell'Amministrazione riguardo al progetto di restauro della Cappellina della Bruna a Vespignano. Scarica qui il comunicato